Polveriera Roma, lo sfogo di Mourinho fa infuriare i giocatori

La terapia d’urto ha due risvolti: o la reazione immediata o la distruzione totale, scrivono Alessandro Angeloni e Gianluca Lengua su Il Messaggero . Mourinho la usa nei casi estremi, è già successo ai tempi dell’Inter dopo una sconfitta inqualificabile a Bergamo contro l’Atalanta. Umiliare i giocatori per scatenare una reazione. All’Inter c’è stata, anche se qualcuno, via via, s’è perso. Nella Roma è successo lo stesso, anche se, di sfoghi di questo tipo, pur con toni più moderati, ci sono stati dopo le disfatte contro il Bodo in Conference e contro Milan e Juve in campionato. Mourinho non ha fatto prigionieri, stavolta se l’è presa con tutti, dal capitano all’ultimo dei calciatori, quello che gioca di meno. Nessuno escluso. Messaggio lanciato all’interno e all’esterno: certi muscoli mostrati ai tifosi funzionano da scudo. La colpa data alla squadra a volte si ritorce contro e a qualcuno Mourinho è apparso come il grande allenatore tutto parole e pochi fatti . Lo assecondano. E la società è assente, perché Mourinho è il parafulmine di tutto, è lui che muove tutto, anche la comunicazione. La sensazione è che a Trigoria tutti stiano aspettando che la stagione finisca, per poi capire se Mourinho resterà o meno in panchina. Molti componenti della squadra, infatti, sono insoddisfatti sia della gestione del tecnico che di quella della società e sarebbero pronti a lasciare la barca in caso di offerte migliori.

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