Delvecchio: “Calmi, ricordiamoci come iniziò Capello…”
Il giorno dopo il 2-2 con il Bodo Glimt non c’è né la rassegnazione dopo un’eliminazione né la sensazione che la stagione sia già andata a rotoli, scrive Marco Calabresi sul Corriere della Sera. La sensazione, però, è che si debba trovare un rimedio e anche in fretta. La maggioranza dei tifosi si fida ancora di José Mourinho, ma le ultime prestazioni hanno fatto suonare l’allarme. Sul giudizio a proposito della gara col Bodo e su tutto quello che si è detto nelle ultime 24 ore hanno inciso anche i rigori non concessi: “Due rigori chiari, ma non devono esserci alibi – dice Roberto Pruzzo – La qualità del gioco non è un granché e la condizione fisica di alcuni giocatori è carente. Non so, però, se Mourinho stia antipatico a qualcuno. In Italia probabilmente a tanti, ma in Europa pensavo la musica fosse diversa”. Da un campione d’Italia 1983 a un altro, Sebino Nela:“La Roma forse sul piano del gioco ora non entusiasma, ci sono giocatori non al top e si fa sentire l’assenza di Spinazzola. Abraham? Dà l’impressione di essere stanco, ha bisogno di tirare il fiato. Ha qualità, ma deve stare sempre bene“. Uno scudetto l’ha vinto anche Marco Delvecchio, e in panchina c’era un altro vincente come Fabio Capello: “Mourinho non ha la bacchetta magica, ha bisogno di tempo e di giocatori. Noi eravamo una buona squadra il primo anno, non vendemmo nessuno e con Batistuta, Emerson e Samuel sapete come è andata a finire”.