La Roma torna a vincere in campionato dopo il ko di Verona, ma a Mourinho si strozza l’urlo in gola per la perdita di capitan Pellegrini in vista del delicatissimo derby in programma domenica prossima. Il tecnico portoghese, a differenza del collega d’oltre Tevere che ha Torino ha rinunciato a molti titolari, non gioca al risparmio in vista della stracittadina e manda in campo la Roma migliore. Sapeva benissimo, lo Special One, quanto fosse importante ritrovare il passo giusto dopo uno scivolone, per il proseguo del campionato, ritrovarsi e riprendere a correre.

E infatti la Roma contro l’Udinese gioca un primo tempo disinvolta, domina senza mai soffrire (tranne in un paio di occasioni), colpisce due pali e segna il gol del vantaggio sull’asse Calafiori-Abraham. L’inglese chiude in rete il gran lavoro svolto sulla fascia dal giovane compagno e manda in orbita l’Olimpico: molto più di quanto fatto poco prima dai pali di Miki e Zaniolo che portano la Roma in testa alla classifica europea di legno colpiti. È tutto vero! A proposito di record anche Mourinho ne registra uno al termine di questo incontro casalingo contro l’Udinese: è il suo quarantunesimo risultato utile consecutivo in casa.

Eguaglia il primato di Allegri in questa «speciale» classifica della quale probabilmente frega qualcosa (ma forse anche no…) solo a lui: o quasi. Perché quello che conta per i tifosi della Roma sono i progressi di questa squadra, che ieri comunque ha sofferto ancora una volta nella ripresa quando la gara andava messa sul livello «controllo», ma che è quarta in classifica contro tutto e tutti e mostra buoni segnali per il futuro. Certo, l’aver perso l’uomo più in forma del momento, quello che Mourinho ha consacrato non solo capitano ma vero leader di questa squadra in vista di una partita complicata come il derby di Roma, lascia un po’ l’amaro in bocca per una serata che poteva essere davvero di «toda gioia».

Però il calcio è anche questo e Pellegrini ha pagato un po’ la sua leggerezza per un intervento che si poteva anche evitare in quella zona del campo con un giallo già sulle spalle, ma pure la voglia di mettersi in mostra di un arbitro che comunque non ha condizionato l’esito dell’incontro… almeno non quello di ieri sera. Perché il derby si sa, è una partita diversa da tutte le altre e arrivarci meglio dei rivali non sempre equivale a successo… anzi, quasi mai. Mourinho &Co. sono avvertiti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *