Buona la prima

Buona la prima. Soprattutto se è l’inizio di un’avventura tutta nuova. Come riporta Il Tempo, T. Carmellini,nuova la competizione, nuovo il tecnico, nuovo il sistema di gioco, nuovi diversi giocatori che avranno bisogno di tempo per inserirsi (anche se ieri i migliori sono stati proprio loro) e nuovo infine il regolamento che da questa stagione cambia il significato delle gare in trasferta. Il diktat di Mourinho era chiaro: contava solo vincere e il successo è arrivato per dare ossigeno e tempo «sereno» a una squadra che ha bisogno ancora di lavorare: e molto. Contro i turchi del Trabzonspor sono bastati i gol di Pellegrini e il primo ufficiale con la maglia della Roma dell’ex attaccante del Genoa Shomurodov. Ma è chiaro che in prospettiva futura a questa squadra per decollare servirà molto di più, probabilmente già a partire dalla prima di campionato in programma domenica sera all’Olimpico contro la Fiorentina dove probabilmente esordirà Abraham. Ma questo playoff di Conference League andava giocato e soprattutto messo alle spalle, perché l’empasse della vigilia stava facendo salire la pressione un po’ a tutti. Mourinho invece l’ha saputa gestire alla sua maniera dispensando sicurezza e sorrisi a tutti alla vigilia e raccogliendo a fine serata il massimo risultato. Non senza risparmiare al pubblico qualche sui guizzo in panchina, qualche blitz repentino alla volta del quarto uomo che a un certo punto ha capito con chi aveva a che fare. In campo la squadra ha iniziato a mostrare la fisionomia voluta dal tecnico, sempre molto corta, pronta a ripartire ed aggressiva sui portatori di palla avversari. Ma è chiaro come la strada sia ancora lunga e tutta da disegnare assieme a un gruppo che comunque sta cercando una sua fisionomia. Certo, molti dei protagonisti giallorossi sono ancora lontani dalla forma migliore ei turchi molto più avanti con la preparazione: Veretout ha bisogno di partite per trovare il suo ritmo, Zaniolo è ancora la controfigura di quello che Mou si aspetta di vedere e anche la difesa è ancora tutta da registrare. Proprio lì dietro sono arrivate le poche pecche della serata che hanno mostrato un paio delle solite amnesie prima della distrazione di Mancini che si fa saltare in testa da Cornelius per il gol del momentaneo pareggio. Bene invece Rui Patricio che qualche dubbio aveva attivato nelle prime uscite di pre-campionato. Ora Mou volta pagina perché da domenica si farà sul serio in campionato, ma in cuor suo spera che i Friedkin possano regalargli quella «cosa» che manca prima della chiusura del mercato estivo: domandare è lecito, rispondere è cortesia.

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