Giugno bollente

Sorride Tiago Pinto a Milano mentre abbraccia il dg del Sassuolo, Giovanni Carnevali. Il gm portoghese della Roma prova a trasmettere serenità alle telecamere, ma in cuor suo è preoccupato perché il chiodo fisso è vendere. La priorità adesso – scrive Gianluca Lengua su ‘Il Messaggero’ – è provare a piazzare tutti i giocatori che torneranno dai prestiti, vendere quelli che hanno deluso e valutare eventuali rinnovi. Il tutto entro la fine di giugno per incassare circa 30 milioni. La missione è ardua. Kluivert, ad esempio, che al Valencia ha giocato con più continuità segnando anche 8 gol, non vale i 15 milioni fissati per il riscatto. Positivo anche il campionato di Carles Perez al CeltaVigo, che non ha intenzione di pagare i 10 milioni pattuiti. E poi ci sono Shomurodov, Villar, Reynolds e Viña che hanno inanellato una serie infinita di flop. Pinto proverà di nuovo a venderli a titolo definitivo a cifre consistenti. È escluso che Mourinho li reintegri.

Per fare soldi entro la fine di giugno, un modo sarà provare a cedere qualche titolare che Mourinho è pronto a scaricare. Tra questi c’è Ibanez. Piace in Premier League (Tottenham) a bilancio pesa 3,2 milioni e ha una clausola di 80 milioni che può essere aggirata offrendone alla Roma una trentina. Tra i cedibili c’è anche Leonardo Spinazzola che ha ancora un solo anno di contratto e vorrebbe il rinnovo. Pinto non ha ancora incontrato il suo agente e per non perderlo a parametro zero potrebbe acconsentire alla cessione (interessa all’Inter). E se la strategia di vendere un paio di big dovesse rivelarsi un buco nell’acqua, allora bisognerà valutare l’ipotesi di piazzare alcuni giovani. Grazie a Mourinho Edoardo Bove, Nicola Zalewski sono diventi due profili facilmente rivendibili sul mercato, ma nessuno a Trigoria se ne vorrebbe privare. Compreso Mourinho.

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