Bryan Cristante

Mourinho ritrova il soldato Cristante

E sono dieci: stasera all’Anoeta Bryan Cristante torna titolare nel centrocampo romanista dopo la squalifica scontata in campionato contro il Sassuolo, giocando così la sua decima partita in questa edizione dell’Europa League. Non ne ha saltata neanche una finora: in otto circostanze è partito da titolare, subentrando a gara in corso soltanto all’Olimpico contro il Ludogorets, nell’ultimo impegno della fase a gironi; in quella circostanza entrò all’intervallo, al posto di Karsdorp, e servì a Zaniolo l’assist per il 3-1 che chiuse definitivamente i giochi. Nelle altre occasioni, Mourinho non ha mai voluto rinunciare al numero 4, diventato ormai un fedelissimo del portoghese: non può essere un caso che, fin quando non è stato fermato dal Giudice sportivo per squalifica, Cristante è sempre sceso in campo. In quanto a minuti giocati in questa stagione, soltanto i quattro della difesa (Rui Patricio, Mancini, Smalling e Ibañez) ne hanno collezionati di più; Bryan per il momento ne conta 2.866, distribuiti nelle 36 presenze tra tutte le competizioni. 
Giunto ormai alla quinta stagione in maglia giallorossa, Cristante ha superato le 200 presenze: al momento ne conta 211, come Ruggiero Rizzitelli, al trentaseiesimo posto tra i calciatori con più gettoni nella storia del club; all’orizzonte ci sono due mostri sacri come Ghiggia (213) e Cafu (218). Lui, elogiato da De Rossi nel giorno in cui annunciava il suo imminente addio, del resto si è sempre messo a disposizione di tecnici e compagni, dando sempre il massimo, con spirito di sacrificio, impegno e dedizione alla causa: le prestazioni non sempre sono state sufficienti, ma questo fa parte del calcio; l’attaccamento alla maglia da parte del ventottenne friulano è fuori discussione. Il faccia a faccia con Matic, nella gara d’andata con la Real Sociedad, è la dimostrazione di un giocatore di personalità e carattere, checché se ne dica; uno pronto al confronto – anche duro – per il bene della squadra. L’episodio in questione è rientrato nel giro di pochi secondi: cose di campo, che capitano frequentemente e in ogni partita, ma che dimostrano la volontà di far bene e di ridurre al minimo gli errori.
Errori che andranno evitati anche stasera: nonostante il 2-0 maturato all’Olimpico, il discorso qualificazione è tutt’altro che chiuso. In un Anoeta che di certo sarà caldissimo, serviranno freddezza e voglia di lottare su ogni pallone: Cristante è pronto a dare il suo apporto, lì in mezzo al campo. All’andata fu tra i migliori in campo, assieme proprio a Matic; la speranza è che possa replicare quella bella prova anche in terra basca.

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