Mancini l’esempio di una Roma che cresce

C’è una Roma che resta ferma, o in certi casi fa qualche passo indietro. E poi ce n’è una che cresce. Quest’anno i risultati migliori li sta dando la difesa, spesso imperforabile, e non è un caso che siano proprio i tre centrali a risultare spesso tra i migliori in campo.

Spicca in tal senso Gianluca Mancini, il giocatore che forse quest’anno è quello che ha mostrato segni evidenti di una crescita importante rispetto alla scorsa stagione. L’arrivo di Mourinho sembra essere riuscito a dare quel qualcosa in più a un giocatore spesso troppo rude, che cercava di colmare i suoi limiti con una cattiveria a volte eccessiva che gli costava quasi un’ammonizione a partita.

Quest’anno Mancini è un giocatore evoluto, meno grezzo e più efficace. Sempre attento e concentrato in partita, si concede pochissimi errori e spesso si permette anche il lusso di spingere in avanti per dare una mano a Zalewski sull’out di destra.

Bravo nel gioco aereo, difficile da superare nei duelli fisici, nonostante i piedi non educatissimi spesso si fa apprezzare per i suoi assist lanciando dalle retrovie (l’azione del gol di Tirana solo l’esempio più lampante). Ieri poi ha stupito tutti, perfino sé stesso, sfoggiando un destro potentissimo di grande fattura che ha schiantato la Juve.

Arrivato alla soglia dei 27 anni, Gianluca Mancini sembra aver trovato finalmente quella maturità calcistica che fa la differenza tra un difensore “normale” e uno di alta affidabilità. Giocatore antipatico per chi deve giocarci contro, ma leader dei propri compagni per atteggiamenti e mentalità. Simbolo di una Roma mourinhana che non ci sta mai a perdere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *