Applausi, politica e misteri: così i Fedayn sono tornati in Curva Sud

Cinquant’anni di storia della curva, ma soprattutto i delicati equilibri di un mondo ultras che potrebbe deflagrare, scrive Francesco Balzani su Leggo. Lo striscione dei Fedayn rubato due settimane fa in un agguato a Roma e bruciato dagli hooligans serbi dello Stella Rossa in curva a Belgrado sabato scorso ha innescato un effetto a catena e un clima di tensione. Ieri all’Olimpico il settore storicamente occupato dal gruppo fondato nel 1972 da Roberto Rulli è rimasto vuoto fino a 10′ dall’inizio della gara col Verona. In quel momento i Fedayn sono entrati con un’ovazione di tutta la curva e l’intonazione dello storico coro. Ovviamente senza le famose pezze in un giorno che comunque rimane di “lutto”. Tutti i gruppi hanno osservato un religioso silenzio, tranne la parte in basso che però non è stata seguita dal resto del settore. Nella ripresa la curva ha deciso con chi stare: cori dei Fedayn cantati a squarciagola e soprattutto contro Napoli e la Polizia.

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