Tiago Pinto vola a Nyon: il gm giallorosso incontra l’UEFA

Un incontro pianificato da tempo, una tappa quasi obbligatoria per confrontarsi ciclicamente con l’UEFA sull’evolversi della situazione finanziaria del club, sul tavolo l’analisi del settlement agreement concordato a settembre 2022. 

Questo il motivo del viaggio di Tiago Pinto a Nyon: una delegazione della Roma, capitanata dal general manager portoghese, nella mattinata di ieri ha raggiunto il quartier generale del massimo organo del calcio continentale per incontrare Andrea Traverso,Director Financial Sustainability and Research della UEFA. Non il primo e nemmeno l’ultimo degli incontri in agenda, una serie di appuntamenti che periodicamente andranno in scena per verificare e accertare il rispetto dei paletti finanziari. Non sembra però in programma l’idea di rivedere i termini o di rinegoziare l’accordo trovato solo qualche mese fa. Destino condiviso da altri club, attesi a Nyon dove dovranno dimostrare di agire nel rispetto dell’accordo sottoscritto con la federazione. 

Una spada di Damocle condivisa ma non per questo meno pressante, come testimoniato dalle parole del gm Pinto in conferenza stampa: «Con i paletti che abbiamo questa sessione è diventata più difficile. Mi dispiace molto per Solbakken fuori dalla lista Uefa, ma ci permette di far capire che la storia del Fair Play Finanziario non è uno scherzo, ma è reale ed è importante per la sostenibilità dei club e soprattutto della Roma. Fare il mercato così è difficile. Non ho dubbi che in 3-4 anni la Roma sarà più solido e avrà un potere diverso, però dobbiamo fare questo percorso e non c’è altro modo. Quando parlo del FFP non è che voglio giustificare il mio lavoro, quando andrò via dalla Roma voglio avere la certezza di lasciare la Roma nel miglior modo possibile».

Ma quali le condizioni che il club giallorosso è chiamata a rispettare? La Roma dovrà far registrare, entro la stagione 2025/26, uno scostamento accettabile a livello di “football earnings rule” (la norma che ha sostituito quella legata al break-even) pari a massimi 60 milioni aggregati per le stagioni 2024 e 2025. 

La società giallorossa a settembre ha accettato una sanzione pari a 5 milioni (il 15% della sanzione complessiva) che l’UEFA prenderà dai premi legati alla partecipazione all’attuale Europa League mentre ulteriori 30 milioni (il restante 85% della sanzione) rimangono condizionati al rispetto degli obblighi nelle prossime stagioni. Per questo incontri simili sono fondamentali a monitorare lo stato delle cose, con il duplice obiettivo: rispettare i paletti finanziari ma allo stesso tempo rafforzare la Roma di José Mourinho.

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