E’ Zaniolo il re di coppa: procura due rigori e firma il 3-1. 

A metà serata, il derby di domenica era diventato quello delle retrocesse. Dall’Europa League, scrive Pierfrancesco Archetti su . Il pubblico fischiava la Roma, il Ludogorets era meritatamente in vantaggio. Ma dopo l’intervallo, i giallorossi hanno tolto quell’etichetta al loro derby rimontando i bulgari soprattutto con super Zaniolo: due rigori procurati e un gol da applausi. Niente retrocessione e l’euforia sarà benzina nell’affrontare la Lazio, spedita dal Feyenoord in Conference League. A parte i bollori di una partita poco razionale, elettrica e piena di situazioni controverse, la conferma del cammino in Europa League indica come la Roma stia cercando di costruire una stabilità necessaria per competere sempre più ad alto livello.

Cambia tutto nella ripresa quando Mourinho corregge se stesso e ribalta la Roma. Fra i protagonisti, oltre a Zaniolo, entrato per un inconsistente Belotti, Pellegrini è il freddo esecutore dei due penalty, ma anche Volpato porta scompiglio e poi quando servirà protezione uscirà per Bove. Mourinho infuriato che scappa negli spogliatoi già al gol bulgaro (41’ p.t.) cambia anche Camara con Cristante, più Karsdorp con l’australiano. Il risultato immediato è di tre palle gol in 48 secondi, ma il Ludogorets sembra sfangarla. Non resiste a lungo. Mou decide di giocarsi il tutto per tutto nella ripresa con due simil attaccanti al posto degli esterni difensivi: a El Shaarawy a sinistra si aggiunge proprio Volpato. Non ha niente da perdere, il portoghese. Quando raggiunge l’1-1, toglie Matic e inserisce Zalewski in fascia, mandando più avanti Volpato, lasciando ancora un uomo (Cristante) a protezione della retroguardia, ma il Ludogorets è stordito dalla pioggia di occasioni, dai due rigori e non riesce più ad azionare la sua fazione esotica davanti.  Simundza effettua un triplo cambio e quasi riesce a riprendere la qualificazione: su Tissera deve salvare Rui Patricio, ma su Nonato sembra che non ci sia nulla da fare, però il 2-2 viene poi annullato dal Var per una manata di Rick a Ibanez in partenza dell’azione. Così la Roma riprende coraggio e Zaniolo può finire il suo show.

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