Nela: “Il Napoli fa paura ma questa Roma è diventata battagliera come Mourinho”

Sebino Nela, doppio ex di Roma Napoli, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero parlando della sfida tra le due squadre, commentando Mourinho Spalletti. Queste le sue dichiarazioni:

Da dove cominciamo?
“Partiamo da Kvaratskhelia. Quando mi raccontarono a Napoli che era stato appena acquistato, andai a vedere sui miei siti di riferimento storia e filmati. Pensai: Bel giocatore, ma come sarà l’impatto con la serie A?. La risposta è stata perentoria: un campione. E’ leggero, sfrontato, sicuro. Non ha mai paura di affrontare un dribbling. Lo accostano a Gigi Meroni e George Best: non entro nel merito, ma con lui il Napoli ha realizzato una grandissima operazione. Tecnica e commerciale: una plusvalenza da record”.

Il Napoli sbarca all’Olimpico in vetta alla classifica, imbattuto e già qualificato con due giornate di anticipo agli ottavi di Champions.
“In questo momento è la migliore squadra italiana e una delle più forti in Europa. Dieci gol all’Ajax in due match, quattro al Liverpool, tre ai Rangers in Scozia: siamo a livelli top. In campionato può arrivare fino in fondo. Oggi possiamo affermare che si giocherà il titolo con il Milan, anche se le altre big possono ancora rientrare in corsa. Non dimentichiamo che sarà una stagione anomala, con il mondiale in pieno inverno”.

Il tifo napoletano ha paura di scottarsi ancora.
“E infatti vanno allo stadio in quarantamila. Gli scudetti persi più volte nei finali di campionato incidono sull’umore dei napoletani, ma questa potrebbe essere l’annata delle rivincite”.

Il motore del Napoli è un gioiello.
“Anguissa, Lobotka e Zielinski in questo momento sono il miglior trio di centrocampo d’Europa. Anguissa è infortunato, ma Ndombélé è un’ottima alternativa. Poi dico Kim: fortissimo. Un gigante”.

Spalletti prima o poi dovrà vincere lo scudetto.
“Luciano prima o poi ce la farà. Lo merita: le sue squadre non sono mai banali”.

La Roma non ruba l’occhio, ma è quarta, a meno quattro dal Napoli, nonostante gli infortuni di Wijnaldum, Karsdorp, Dybala e Celik.
“La Roma ha una difesa solida e sa leggere benissimo le partite. E’ diventata mourinhiana in senso compiuto: cinica, battagliera, sul pezzo fino all’ultimo secondo”.

L’attacco soffre: anche nella versione a due punte, segna pochissimo.
“E’ il limite attuale, ma davanti ci sono nomi importanti: Abraham la scorsa stagione segnò ventisette gol, Belotti ha esperienza. Nonostante tutto, la Roma è quarta”.

Zaniolo è ancora a quota zero.
“Zaniolo deve leggere meglio alcune situazioni di gioco. Mourinho lo sta gestendo con enorme cura: avere le spalle protette da un allenatore come lui è un’opportunità unica”.

Smalling è il muro dei tempi moderni.
“E’ una delle chiavi del quarto posto in classifica. Grande giocatore e ragazzo serio”.

Un incrocio decisivo del match può essere Zalewski-Kvaratskhelia.
“Un bel duello. Zalewski sta dimostrando adattabilità a destra. Ha tutta la mia comprensione di mancino che si adattò a giocare sul versante opposto”.

Sul piano tattico, pare tutto già scritto: il Napoli ha la sua fisionomia, la Roma ha il suo copione.
“Da Mourinho puoi sempre aspettarti qualche colpo a sorpresa. A Genova ha messo Camara quasi a uomo su Villar. Potrebbe riproporre la mossa contro Lobotka”.

Anche sul piano del risultato sembra che il Napoli sia destinato a vincere.
“E io invece dico che questa Roma può giocarsela. Ha la pelle di Mourinho: non muore mai”.

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