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La pressione dei Friedkin sullo sceicco Al-Khelaifi per avere Wijnaldum

Nella trattativa fra la Roma e il Psg per portare alla corte di José Mourinho (anche) Georginio Wijnaldum, la sensazione è che sia sceso in campo il “gigante”della situazione, ovvero il presidente giallorosso Dan Friedkin. Grazie ai suoi buoni uffici, infatti, l’amico e collega Nasser Al-Khelaifi sembra essere pronto a venire incontro alle esigenze economiche del club capitolino.  Detto che il primo mese della stagione è virtualmente concluso (risparmio assicurato), la Roma vorrebbe che il Psg facesse uno sforzo sull’ingaggio, pagandone oltre la metà, perché i giallorossi non vorrebbero andare oltre i 4 milioni a loro carico. Non basta. Anche sul riscatto si lavora per trovare un punto d’incontro, perché i francesi vorrebbero delle clausole “facili” come presenze per far scattare l’obbligo, mentre il general manager Tiago Pinto, tenendo conto che Wijnaldun ha già 31anni, non vorrebbe impegnarsi per una cifra superiore alla dozzina di milioni.

La sensazione è che l’affare in questa settimana possa definitivamente arrivare. L’ostacolo principale è soprattutto legato all’ingaggio del calciatore, che guadagna circa 9 milioni. È proprio qui che è richiesto l’intervento dei Friedkin. I proprietari della Roma dovranno essere bravi a trattare con i parigini per chiedere una consistente collaborazione al pagamento dello stipendio (intorno al 50%).

Oltre a ciò, si punta anche ad un prestito con diritto di riscatto, per poi ridiscutere il futuro di Wijnaldum a un anno dalla scadenza del contratto (2024). Per il momento l’intesa non è stata raggiunta. Tiago Pinto naturalmente non ha perso di vista altri obiettivi, eventuali alternative, ma in cuor suo ha compreso che Wijnaldum rappresenta una grande occasione di mercato.

Insieme a Dybala e Matic, i giallorossi si attrezzerebbero per sfidare il vertice della classifica e al tempo stesso per garantirsi competitività in Europa League. Per quanto riguarda la possibilità di registrare colpi in entrata, con l’arrivo dell’ex Liverpool il calciomercato della Roma sarebbe quasi chiuso. Il tassello mancante è rappresentato dall’acquisto di un centrale di piede mancino: un quinto che si aggiunga al gruppo, senza sostituire nessuno.

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