Roma-Genoa: 0 – 0

Di Roberto Rossi – Più che della partita, giocata male nel primo tempo, meglio nella ripresa con diverse occasioni create, con una Roma più logica in campo mi vorrei soffermare sull’episodio chiave della partita. Dunque minuto 91 in corso la Roma attacca sul settore di dx con Tammy Abraham che entra in contrasto con un difensore, quello che sembra essere un normale contrasto di gioco consente a Zaniolo di entrare in possesso del pallone, quindi Niccolò si accentra sui 20 m in posizione centrale e lascia partire un potente sx angolatissimo che s’insacca alla sx di Sirigu.

L’arbitro Abisso convalida mediatamente ma viene richiamato dal V.A.R. e dopo un consulto annulla il gol. Ammonisce Zaniolo per essersi levato la maglia. Al fischio finale Zaniolo si avvicina all’arbitro per chiedere ancora spiegazioni, magari con tono sopra le righe e Abisso estrae il cartellino rosso e lo espelle.

Qui entra un discorso molto serio da fare, vale a dire l’uniformità di giudizio, si perché uno stesso fallo non può essere giudicato contrasto a Milano e fallo da ammonizione a Roma. Non sto creando un alibi a nessuno, però è innegabile che la Roma abbia subito dei gravi torti fin’ora è sotto gli occhi di tutti.

Per me il gol è regolarissimo semmai è solo il V.A.R. poteva indurre Abisso a commettere un grave errore. La Roma con i 3 punti conquistati meritatamente sarebbe oggi a quota 41, a ridosso dell’Atalanta con qualche speranza di quarto posto, ora invece la classifica dice altro. La categoria arbitrale dovrebbe essere, ma ahimé, non lo sarà mai, meno permalosa e più accondiscendente al dialogo.

La Roma non farà un grande gioco, ma noi vogliamo rispetto e ciò che ci spetta, è ora di farla finita col falso perbenismo, caro presidente confidiamo vivamente in un suo fermo intervento presso il “Palazzo”.

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